Lungo tutta la seconda metà del Novecento, con l'impegno di fecondo e insigne critico letterario e di docente di letteratura
italiana
all'Università di Firenze, Giorgio Luti ha indagato, con rigore scientifico e passione civile, la vicenda culturale italiana Otto-Novecentesca, consentendo di scoprire e valutare la significanza di movimenti letterari, autori altrimenti sottovalutati o anche ignorati dalla critica tradizionale.
Giorgio Luti ha incarnato la figura dell'intellettuale «militante», dell'uomo di cultura impegnato nelle battaglie civili del suo tempo, nella assoluta autonomia e libertà da ogni vincolo e rigidità ideologica. la sua fedeltà è stata sempre e soltanto ai valori umani della civiltà delle lettere.
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